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I PANNI, LA CENERE | incontro con Ida Travi e Giorgiomaria Cornelio

domenica 20 novembre | ore 18:00 | Sala Sozzi, Palazzo del Ridotto

INCONTRO introdotto da Mariangela Gualtieri 
Ida Travi e Giorgiomaria Cornelio | I panni, la cenere

La parola si abbassa, scende a provocare le immagini fino alla fine del fuoco: allora appare il lavoro. La lampada si accende, un albero o un palo, una sirena o il grido d’un uccello: padre, madre, fratelli, sorelle, parlate, dite qualcosa su ciò che l’immagine ha taciuto.

Come davanti a un piccolo cosmo. Un quadro, un segno, un taglio nella tela: gli occhi chiusi passeranno attraverso l’immagine, passeranno attraverso l’opera… un secchio, una scarpa. Un tavolo, un aratro. Un passo che inciampa o un bosco in fiamme. Esposta allo sguardo la parola si apre al centro del tempo e il tempo è solo quel tuo stare lì nel buio, come al cinema, come in una cortina di fumo.

Scriveva Padre Pavel Florenskij a proposito delle icone avvolte in un panno di incenso: «C’è forse bisogno di dimostrare che la lievissima cortina azzurra dell’incenso dissolto nell’aria dona alla contemplazione delle icone una prospettiva aerea più delicata e profonda che un Museo non conosce e non può neppure sognare?».

Ugualmente, il linguaggio poetico non contempla la nudità della luce elettrica, la decifrazione univoca, l’accertamento autoptico, ma la forza impura del lumicino che risplende e abbuia, la «lievissima» cortina d’incenso che fa risorgere le parole allo sguardo della conoscenza proprio nel momento in cui le priva della loro consueta nitidezza. Quando il testo oscilla alla maniera del turibolo, l’annebbiamento diventa una pratica del vedere. (Ida Travi – Giorgiomaria Cornelio)

www.teatrovaldoca.org

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