“Tosca, mi fai dimenticare Iddio”. In effetti non è l’amore divino a muovere gli astri nell’opera di Puccini, bensì la passione terrena, carnale. Mario Cavaradossi arde di passione politica, ma muore sognando “dolci baci, languide carezze” di Tosca, il cui trasporto accende ancor di più le brame di Scarpia. E tutti muoiono: Scarpia ucciso da Tosca per non cedergli; Cavaradossi fucilato nonostante la falsa promessa di salvezza; Tosca suicida come già il fuggiasco Angelotti. Amore, morte, politica: il dramma La Tosca di Sardou piacque molto a Verdi che, fosse stato più giovane, l’avrebbe musicato volentieri egli stesso. Dopo aver vagliato altre ipotesi, Ricordi la propone a Puccini (che già se n’era innamorato), ed è la scelta giusta: ecco subito il diabolico tema di Scarpia a dominare il dramma, ecco la tensione drammatica soppesata in un crescendo continuo, ogni gesto e ogni sguardo delineato nella musica. Solo una volta l’azione si sospende davvero: per la preghiera “Vissi d’arte”.
Cosa
Quando
Dove
Cosa