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La nuova Abitudine

Bulgaria, Ucraina e Russia sono le terre dove soffia il canto Znamenny (знамёна, segni), che sutura l’Europa a Est, dal Mar Nero su sino al Mar Baltico. È un canto lontano dalla pompa lussureggiante della liturgia ortodossa, un canto dall’equilibrio essenziale, all’apparenza modesto, che sebbene unisca la storia profonda dei popoli slavi, ora risuona sopra una guerra. E la danza che su di esso è costruita viene accolta nell’antica capitale bizantina, in San Vitale, paradigma ritmico e storico cui convergere: danza e architettura, Oriente e Occidente, passato e presente saranno giudicati dagli archi euritmici di quell’opera umana, fatta per attraversare il tempo terreno. E dove la danza entra con discrezione e riguardo, pur affermando la propria attualità nel confronto con la cronaca violenta di questo tempo.

Cosa
Quando
Dove
Cosa