Cani è un lavoro che gioca sul tentativo di una relazione impossibile, un rapporto duale e individuale, un monologo a due che nasce dalla necessità di sentirsi amati. Una richiesta d’amore in un paesaggio desolato, domestico e selvatico, in cui si evocano ricordi, giochi di un’infanzia perduta. Un dialogo solitario restituito con un dialetto che da “lingua madre” diventa “lingua padre”, un codice emotivo, un linguaggio che è parola cruda e lirica, comica e violenta.

Testo, regia e interpretazione di Michele Bandini – consulenza drammaturgica/assistenza alla regia di Carolina Balucani – disegno luci di Emiliano Austeri – produzione UFF 2021/Spazio Zut.

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